Olga, la barca a vela

bavaria 32 cruiser, la barca a vela Olga

Olga è una barca a vela, per l’esattezza un Bavaria 32 cruiser del 2005.
È lunga 9,99 metri e larga m. 3,35.
Quando sei sottocoperta sembra molto più larga, quando sali a bordo tra le panchette e la ruota del timone lo spazio sembra molto meno. In verità è un ottimo compromesso tra abitabilità e manovrabilità.

Pesca un metro e mezzo, per alcuni significa rollio garantito all’ancora, ma credo sia soggettivo: io la trovo spesso immobile.

bavaria 32 cruiser, la barca a vela Olga

 

Ha un solo albero e le classiche due vele, quella maestra, la randa, e quella di prua, il genoa.
La scotta della randa non è facilmente raggiungibile dal timoniere, ma i rinvii permettono di fare tutte le manovre dal pozzetto.

bavaria 32 cruiser, la barca a vela Olga

I winches sono manuali.

Lo scafo è in vetroresina

bavaria 32 cruiser, la barca a vela Olga

Ha un singolo motore, Volvo Penta MD 2020, board diesel, sail drive.
Ha un serbatoio d’acqua dolce da 90 lt.
Il serbatoio acqua calda sanitaria contiene 20 lt. e funziona a 220V. in porto, attaccatti alla colonnina; con il calore del motore in rada, o in navigazione. Poi c’è il serbatoio del gasolio.

Il pozzetto non è molto ampio e per mangiare all’esterno è stato fatto un piccolo tavolino che si ripone nei gavoni laterali. Per fortuna sono enormi e veramente capienti!
Un piccolo tendalino protegge lo spazio dedicato al timoniere, che è l’unico che non può spostarsi in cerca dell’ombra fatta dalle vele, durante la navigazione.

Anche l’accesso al mare, per fare il bagno, è molto comodo, basta togliere la schiena d’asino. La risalita dal mare è facilissima con la scaletta, ma la vera comodità è il doccino d’acqua dolce per sciacquarsi appena saliti a bordo!

La tuga occupa buona parte della coperta, ma noi non siamo tipi da spiaggia, per cui non abbiamo bisogno di spazio per sdraiarci a prendere il sole.

Accanto alla discesa, a sinistra, prima della cabina di poppa c’è la cucina, ad elle, con forno a gas e piano cottura basculanti. La bombola invece è stivata in un apposito gavoncino in coperta, dietro al timone.
Il frigorifero è a pozzetto, non molto comodo ma sicuramente capiente.

Ci sono tantissimi portaoggetti e stipetti, una fila su ogni fiancata, da prua a poppa, utilissimi, che permettono di stivare tutto in navigazione.

Gli interni sono in legno rossiccio, non in laminato, e sembra di essere su una barca a vela di altri tempi, con una calda atmosfera.

La dinette è totalmente occupata dal tavolo, quando è aperto.

Quando si scende dal tambuccio, a dritta c’è il tavolo da carteggio con la strumentazione, a portata di voce del timoniere; vantaggio non da poco in navigazione.

Dietro il sedile del tavolino da carteggio c’è il bagno con la classica toilette a pompa, lavabo con doccetta e un utilissimo vano, quasi uno sgabuzzino, oltre a ben tre stipetti.

La cabina principale a prua prende luce dall’obló a soffitto. Il letto è molto ampio e lo spazio per riporre gli indumenti è veramente tanto.