Ma cosa mangiamo a Pasqua, in giro per il mondo?

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Il caccavello corso appena sfornato

In questi giorni sono gradatamente passata dal fare la colazione con panettone e pandoro a quella con la colomba.
Sono piuttosto golosa, ma cerco di prestare attenzione a non mangiare troppi dolci, poichè dopo tanti anni mi conosco e so di non riuscire a rinunciarci ho trovato la soluzione ideale: li riservo alla colazione. Nei corti mesi invernale, adoro “pucciare” nel caffè del mattino la sofficezza del pandoro oppure la pasta più consistente, rigorosamente con uvetta e niente canditi, del panettone milanese.

Due immagini del dolce pasquale italiano, la colomba

Ad un certo punto dell’anno però

sugli scaffali della grande distribuzione

scompaiono i dolci natalizi e, dopo una breve parentesi di chiacchiere e tortelli,

arriva la colomba.

 

Trovo questo accompagnamento delle festività con i dolci tradizionali una piccola gioia della vita.
Non vi posso nascondere che per festeggiare San Giuseppe, mi sono abbuffata di zeppole, cercando, invano, di stabilire se preferisco la versione fritta o fatta al forno.
Nonostante le origini lombarde della mia famiglia infatti, siamo molto aperti ai dolci provenienti da ogni parte d’Italia, e non solo.
Quindi è assolutamente inutile dirvi che le ultime colazioni sono state a base di una strepitosa pastiera napoletana, di cui in famiglia siamo particolarmente ghiotti!Caccavelli prima e dopo la cottura

 

Ed ora che sono in viaggio per la Corsica,

già sto pregustando mentalmente il piacere di mangiare i caccavelli,

dolce tipico pasquale della mia isola preferita!

Immagini del caccavello corso, con una o più uovaPenso che ne prenderò uno con un uovo solo, sebbene la tradizione richieda che ci siano nel caccavello tante uova quanti sono i figli in famiglia.

Rosca de pascuaTra l’altro ho scoperto che i caccavelli sono molto simili ad un altro dolce,

tipico di questo periodo,

che si fa in Argentina,  la rosca de pascuas,

in cui vengono messe delle uova colorate! Che scoperta pazzesca!

Curioso il fatto che in Campania il casatiello, sempre di questa festività, sia visivamente quasi identico al caccavello (e anche il nome sembrerebbe ricordarlo), ma qui il ciambellone non è un dolce bensì un piatto salato, o meglio un pane speciale farcito di ogni bendidio: formaggio, salame, e ciccioli e ovviamente le uova ingabbiate. Ho scoperto inoltre che ogni famiglia ne ha una propria ricetta, che alcuni tengono misteriosamente segreta.

Il casatiello napoletano, prima e dopo la cottura

Anch’io amo cucinare un piatto tradizionale, che ormai ha perso la sua stagionalità e si trova in qualsiasi periodo dell’anno. Poichè sono molto scarsa a preparare i dolci, la mia è ovviamente una ricetta salata, e ligure. Poteva infatti non essere di una terra di mare?, anche se la Liguria si divide effettivamente tra mare e montagna.
Quale sia questo piatto ve lo dirò la prossima volta: a Pasqua non è tradizione ricevere una sorpresa?

PS: ringrazio per le foto tutti gli amici e le amiche che mi hanno donato le immagini dei loro manicaretti

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