La Primavera
Quando a scuola, alle elementari, mi hanno insegnato l’avvicendarsi delle stagioni, mi hanno detto che la Primavera iniziava il 21 Marzo.
Era una delle semplificazioni per bambini.
La Primavera comincia tra il 19 e il 21 marzo.
Perchè? Perchè la Terra ci mette un pochino di più dei 365 giorni che abbiamo stabilito essere la durata di un anno. Quindi siamo sempre in ritardo. Già, la solita ossessione del milanese!, ma non solo, dunque.
Perchè in effetti fa un giro un po’ sbilenco attorno al sole, insomma sono anni che fa così e non vede perchè cambiare per noi…
Introducendo gli anni bisestili hanno un po’ aggiustato il tiro, ma ancora non ci siamo. Per amore delle date: questa approssimazione è stata introdotta con il calendario di papa Gregorio XIII nel 1582.
Posso spoilerare che fino al 2102 la Primavera comincerà comunque il 20 Marzo (quasi sempre almeno); così, per avere qualche certezza, che non bastano mai.
E, per chi ci ha fatto caso, confermo che fino al 2007 è veramente iniziata il 21/03, non ci hanno detto una bugia quando frequentavamo la scuola, noi boomer…
Comunque quella cosa che chiamiamo Primavera, che comporta aspettarsi delle magnifiche fioriture, (già, se piovesse) e l’alzamento delle temperature e il tanto agognato cambio di stagione degli armadi, si chiama in verità Equinozio.
L’Equinozio
Il termine è di facile comprensione a chi ha fatto (e si ricorda) il latino: la parola italiana deriva da “aequinoctium“, composto da “aequus“, cioè “uguale” e “nox“, “notte”.
Ovvero negli equinozi giorno e notte hanno la stessa durata.
La Perfezione praticamente: il Sole sorge ESATTAMENTE ad est, tramonta ESATTAMENTE ad ovest. E a mezzogiorno è ESATTAMENTE nel punto più alto dell’orizzonte, proprio proprio verticale.
Beh poi noi questo fine settimana passiamo all’ora legale e tutto si scombina di nuovo, ma è un’altra storia.
Ah, ovviamente tutta questa spataffiata vale solo per noi nell’emisfero boreale, nell’altro, quello australe, incomincia l’autunno!
Il Sestante
Per i naviganti c’è anche un’altra storia, collegata all’equinozio, e me l’ha ricordata il Capitano.
Quando si navigava senza le strumentazioni elettroniche di oggi (vedi GPS) i marinai stabilivano la loro posizione sulle mappe con il Sestante.
Il sestante (la sua scala è di 60°, da qui il nome) è uno strumento che serve a misurare l’angolo tra un oggetto celeste (una stella, per esempio, come il sole) e l’orizzonte.
Poi, con l’aiuto delle Effemeridi (tabelle che riportano giorno per giorno coordinate ed orari di sole, pianeti e una serie di stelle note) e ad un orologio, si trova la propria posizione sulla mappa, la carta nautica.
Poichè misura un angolo, è facile intuire quanto sia importante sapere che nel giorno dell’equinozio il sole è esattamente perpendicolare sull’orizzonte, e da lì comincia lentamente a cambiare.