Il cantiere navale che si sta occupando della riparazione del timone di Olga ha finalmente dato il responso.
Ci abbiamo messo giorni per avere una risposta in merito a quando avrebbe terminato i lavori di ripristino del danno alla pala del timone.
Sarà stata la frustrazione del dover rimanere a terra, ma i giorni mi sono parsi interminabili; ho mal tollerato l’atteggiamento che ho giudicato, senza alcuna esperienza e competenza, poco professionale.
Ho rimuginato per tutto il tempo sul fatto che essendoci qui pochi cantieri con le gru di alaggio, quello che avevamo scelto se la prendesse con comodo, conscio del fatto che non avessimo molte alternative.
In verità non conosco il modo di lavorare di nessun cantiere navale in Italia, nè altrove, ma mi sono semplicemente immaginata che a Milano, ove la concorrenza è spietata per tutto, sarebbe impensabile dover rincorrere qualcuno per giorni per sapere notizie di un tuo mezzo di locomozione.
Nel nostro caso mi arrabbiavo pensando anche all’aggravante che più passavano i giorni e più si allontanava la possibilità per il Capitano di fare le sue lunghe vacanze in barca a vela.
Il mio atteggiamento mentale era però in contrasto con coloro che avevamo il piacere di incontrare in porto.
Qui, a Propriano, porticciolo sulla costa ovest della Corsica, sono tutti molto più sereni; anche quando non possono uscire in mare aspettano, e intanto si godono il tempo che passa lentamente. C’è gente ferma in porto a lungo, che paga al giorno cifre astronomiche per il posto barca, che attende tranquillamente un pezzo di ricambio, per il quale non ha nemmeno una data presunta di consegna!
Mentre attendevamo la risposta i giorni sono passati e le stagioni si sono repentinamente date il cambio.
Il sole è ancora caldo, e quando il cielo è terso si possono ancora godere giornate praticamente estive, ma le nuvole corrono velocissime e appena celano la nostra fonte di calore, piombiamo nell’autunno: umido, fresco, piovoso.
Questo clima insolito per questo periodo ho capito essere una delle cause del ritardo della consegna di Olga: la temperatura che si è abbassata, la mancanza di caldo costante, l’importante aumento dell’umidità dell’aria hanno allungato moltissimo i tempi di asciugatura della pala del timone.
La conclusione è stata inaspettata e peggiore di ogni previsione.
Ad ottobre non riusciremo a prendere il mare con Olga.
2 comments
😔
Non tutti i mali vengono per nuocere…stiamo organizzando vacanze alternative!