Da Natale alla Primavera

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Olga in primo piano, all’ormeggio a Porto Pollo, nel tramonto

Natale è passato, da quasi due mesi.
Penso a come sia bello passeggiare per le vie e trovare le luminarie natalizie che addobbano le città; sembra che illuminino il cuore, accendano le speranze e i buoni sentimenti, preparino ad entrare nello spirito di serenità che dovrebbe pervadere gli animi.
Olga con le luci di Natale
Anche in casa, nel mese di dicembre, si guarda compiaciuti e sognanti l’albero, o il presepe, o i vari simboli che siamo soliti disporre nei nostri salotti, per ricordarci di altri Natali, di sorprese del passato, della gioia pura dei bambini, di gioie future.
Fino a quando la magia finisce, arriva la Befana e, come si dice in Italia, tutte le feste porta via.
In verità più si avvicina il giorno dei Re Magi e più ci si intristisce al pensiero di dover togliere tutto, ci si ricorda dell’entusiasmo con il quale si era scesi in cantina a prendere gli scatoloni e ci si fa prendere dalla malinconia. E anche dalla mancanza di voglia di mettere a posto.
Qualcuno quindi decide di tenere l’albero addobbato sino a Pasqua perchè “è così bello”.
Qualcuno si fa prendere dalla pigrizia e si ripete a mantra la litania “lo smonto il prossimo week end”. E fino a quando il senso del dovere non vince, non si toglie nulla.

La mia mano tiene le luminarie di Natale che addobbavano l’albero di Olga

Così è stato per me ed il Capitano ieri: abbiamo deciso che era giunto il momento di togliere le luminarie di Natale a Olga.

Non che fossero state più accese nell’ultimo mese, l’elettricità in porto è pur sempre un bene da usare con parsimonia, ma erano ancora lì.

 

 

Alcune piante cominciano a fiorire, in primo piano una mimosa

Ma qui si sente già la primavera nell’aria, la Natura sta rifiorendo con prepotenza e magnificenza e iniziamo a pensare a lasciare gli ormeggi, anche solo per un giretto.

I fiori rossso acceso dell’aloe fiorita sugli scogli a picco sul mare

 

 

 

 

 

E le manovre, con le lucine di Natale arrampicate sull’albero, non di Natale, della barca a vela, non sono proprio agevolissime!
E così abbiamo “messo in chiaro” le lunghe luminarie.
Le lucine di Natale avvolte e apoggiate accanto al winch di OlgaE saremmo pronti a partire.
Ma, ovviamente, prima c’è da sistemare un piccolo danno sulla battagliola; durante l’ultima mareggiata la prua della barca ormeggiata accanto ad Olga ha picchiato contro la falchetta, fatto saltare due candelieri, ed ora c’è il foro dal quale entra l’acqua sottocoperta!
I danni a Olga, sulla battagliolaCi fa arrabbiare che la causa di tutto probabilmente sia stata la rottura della loro trappa a prua, quindi una mancata manutenzione del porto.
E Olga era appena uscita dal cantiere, praticamente perfetta.
Ora vorremmo sistemare noi i danni, per non doverla riportare a riparare, col timore che possa rimanere troppo tempo ferma in cantiere, proprio quando iniziano le belle giornate!

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