Apro gli occhi.
Indosso la giacca a vento e i pantaloni della tuta.
Il legno sotto i piedi nudi.
Tre gradini, ripidi. Non è in cima il Paradiso? Nel mio caso è appena oltre il tambuccio.
Giallo. Abbracciato al rosa, al bianco, al blu. Blu sopra e blu sotto. Il cielo e il mare si specchiano l’uno nell’altro. E in fondo arriva l’azzurro.
Buongiorno.
In città grugnisco fino a quando non ho bevuto il secondo caffè.
Ora farei la pace persino con tutti quelli che in ufficio, alla macchina del caffè, nel corso degli anni lavorativi in azienda, hanno promesso di darmi una mano e poi non hanno mai mantenuto.
“Mi avete fatto fare straordinari non pagati e voi siete andati all’ennesimo happy hour? Vi perdono!”
Il sole è appena tiepido. Non fa proprio caldo. Ma mi sento abbracciata, amorevolmente.
Non posso che sentirmi veramente serena, come la giornata che sta nascendo.
E scendo a farmi il caffè.