Adoro rispettare le tradizioni.
Soprattutto quelle che ho creato io, nel corso degli anni. Mi trasmettono un senso di continuità e di identità nel fluire degli eventi.
Una delle tradizioni che più amo è quella di visitare qualcosa nel giorno del mio compleanno.
Ed oggi l’ho religiosamente rispettata.
Per la verità è come se il Museo Fesch di Ajaccio lo sapesse ed ha praticamente ri-aperto per me qualche giorno fa: tenuto benissimo, sale ariose, ben condizionate, con magnifici capolavori, principalmente della pittura italiana, dal Trecento al Seicento.
Oggi c’erano pochissimi visitatori ed ho avuto l’immenso piacere di godermi l’assoluta Bellezza nel perfetto Silenzio; innumerevoli Madonne col Bambino mi hanno fatto rivivere la dolcezza di quando tenevo fra le braccia i miei figli piccoli, i colori intensi mi hanno riportato alla passionalità della mia comunque amata Italia.
Il Bello ci permette sempre di ricongiungerci con i nostri sentimenti più profondi, quelli che si perdono nel correre di tutti i giorni, ma che emergono potenti in questi casi.
Rigenerata, e in pace con me stessa, mi sono girata la cittadina di Ajaccio.
A zonzo, come piace a me.
Senza una meta precisa, ritornando ogni tanto sui miei passi, per imprimermi negli occhi e nei ricordi (d’altronde oggi spengo una candelina in più…) qualche scorcio un po’ magico, magari con questo blu del cielo e del mare che a Milano, purtroppo, abbiamo poche occasioni di vedere.
La Felicità è fatta di piccole cose, una crèpe servita da un cameriere sorridente, una nuova città da scoprire, dei nuovi ricordi da tirar fuori quando ne abbiamo bisogno, e sì, anche il piacere di condividerli, di donarli, anche se il compleanno è il mio, eh!