Sono Monica, Momi per chi mi conosce fin da bambina. Velista e viaggiatrice con la penna sempre in mano. Divido la mia vita tra Milano con i miei figli, la Corsica e la barca a vela con il mio compagno.
Come la fenice rinasce dalle sue ceneri, ogni volta che nella mia vita sembrava finita era solo un nuovo inizio. Yin e Yang.
La mia prima vita è iniziata come figlia e studentessa modello a Milano, dove mi sono laureata. Ho sposato l’uomo perfetto, fatto una vita agiata, avuto due figli stupendi, maschio e femmina. Ma la perfezione non è di questo mondo. Dopo aver versato fiumi di lacrime, iniziato una psicoterapia, ho affrontato la fine del mio matrimonio.
Ho sempre amato andar per mare.
Da bambina solcare il mare era, con mio padre amante della velocità, solo su barche a motore. Ho scoperto quindi la vela con il mio ex marito, a vent’anni. Ogni vacanza, ponte, weekend lungo era l’occasione per noleggiare una barca a vela, con il solito gruppo di amici, e navigare. Io ho imparato così, obbedendo ai comandi del Capitano, e poi sul Laser, dove a furia di scuffiare mi sono fatta le ossa, e tanti lividi!
Così è cominciata la seconda vita: madre, single, lavoratrice. Una vita in cui non sei mai al posto giusto al momento giusto, ma fortuna non sei mai da sola, perché vivi costantemente con i sensi di colpa.
Ma come fa a far tutto?, il libro di Allison Pearson, ve lo ricordate? questo libro mi ricordava che non ero l’unica a usare le notti, quando finalmente i bambini dormivano, per leggere, scrivere, occuparmi di me stessa.
Per anni di giorno ero più simile ad uno zombie che ad una donna, e quando le amiche più agées mi dicevano che ero fortunata perché, avendo avuto figli da giovane, loro sarebbero stati adulti in un’età che mi avrebbe permesso ancora di godermi la vita… Pensavo farneticassero.E invece avevano ragione!
Le amiche, la nostra salvezza, anche quando le contraddiciamo.
I miei figli sono cresciuti, ho finito di pagare il mutuo, ho alzato la testa e visto che ero ancora viva! Ma non mi riconoscevo più in quella donna spenta e lamentosa.
Grazie alla spinta di un corso sul reinventarsi la vita, e soprattutto come uscire dalle maledette comfort zone che ti impediscono di essere te stessa, ho lasciato un lavoro da dipendente sicuro ma castrante, ho chiuso una storia d’amore che tale non era più, mi sono guardata allo specchio e mi sono detta: ed ora penso a me stessa!
Non escludo che, nel mio caso, c’entri la menopausa e la crisi dei cinquant’anni. Sí, non colpisce solo gli uomini!
Finalmente libera di ascoltare solo i miei bisogni e desideri, ho accettato l’invito a partire in barca a vela a ottobre 2019 sola, con un uomo che conosco da moltissimi anni, solo di vista. Da anni non salivo su una barca, eppure è stata una mia passione per tanti anni. Sono stata spesso in giro, col sogno in un cassetto di comprare una barca a vela e passare i giorni da pensionata solcando i mari. Ma il Destino ha rimescolato le carte, il sistema pensionistico non sappiamo come cambierà, e soprattutto… carpe diem!
Il leit motiv di tutta la mia vita è stato “appena posso parto”. Le sensazioni assolute che si provano in navigazione mi mancavano così tanto che non ho dato ascolto alle amiche di sempre che cercavano di farmi ragionare e mi sconsigliavano di partire per stare in mezzo al mare, sola con un quasi-sconosciuto. Non lo sapevo ancora, ma è stato l’inizio di tutto.
Questo blog racconta come la mia riscoperta del mare, di me e della libertà recuperata, mi portino a vivere ogni tanto su una barca a vela, ma sempre in viaggio “fuori e dentro di me”. La mia casa principale per ora è sempre a Milano, con i miei figli, ma domani chissà… intanto sono tornata a bordo!